giovedì 12 febbraio 2009

Racconti


Quando finisce l’inferno comincia il paradiso


Mentre un refolo muove dalla fronte, una ciocca arricciata della folta chioma castana scura, lo sguardo vaga in fondo all’orizzonte laddove le bianche vele si perdono nel riverbero accecante della forte calura estiva. La mente corre, improvvisamente, all’immagine del padre, fissata in una foto in bianco e nero, sbiadita e sgualcita. Un uomo giovane, dai folti baffi corvini cadenti, morto inaspettatamente di polmonite fulminante, al ritorno da un viaggio con la diligenza, da un paesino alla periferia della città. Questo è ciò che ha sempre sentito raccontare dalla madre di mezz’ età, nei momenti di profondo sconforto. Avrebbe desiderato moltissimo conoscerlo di persona, sin da quando, bambina, rivolgeva le innocenti domande ai familiari per conoscere la verità sulla partenza, ormai troppo prolungata ed inverosimile del padre. Quel viaggio stava diventando un ossessione per la ragazzina. Alle domande insistenti e precise, seguivano immancabilmente, rispose vaghe, concise e frettolose dei parenti. Solo con l’inizio della scuola elementare la fanciulla comprese la triste realtà, mai completamente accettata.
Anche adesso, adolescente dalle fattezze, ormai di donna, spesso avverte la mancanza della presenza della figura paterna, nonostante, il fratello maggiore si prodighi per la famiglia, cercando di assicurare a tutti affetto, cure ed un tenore di vita decoroso, proprio come avrebbe fatto il padre. Nonostante ciò la ragazza a volte, si isola in un mutismo malinconico, pensando al padre.
Come ogni anno, Gianna, insieme alla madre e ai fratelli, nel mese di agosto si trasferisce dalla città, dove il caldo è insopportabile ed afoso, nella piccola cittadina rivierasca dal clima mite e gradevole, le cui bellezze paesaggistiche più volte sono state decantate dal poeta D’Annunzio, nelle sue liriche.
Rapita dall’incantamento del paesaggio marino, al quale fa da cornice la verdeggiante e rigogliosa pineta, la ragazza non si accorge che, Alberto, il ragazzo più anziano ed intraprendente del gruppo di amici, che ogni anno si ritrovano al mare in vacanza, sta trascinando verso la riva la grossa camera d’aria di un vecchio camion, per cominciare il gioco più apprezzato dai giovani nuotatori. I richiami insistenti dell’amica del cuore la distolgono dai suoi pensieri. Non c’è niente di meglio da fare, in una torrida giornata d’agosto, che tuffarsi nell’enorme cerchio di gomma nera e sfidare i partecipanti in una vera e propria gara di resistenza. Gianna salta giù dal patino di legno, confidente muto di piccoli segreti, bisbigliati tra amiche, con l’agilità di una giovane gazzella per raggiungere gli amici. Non vede l’ora di bagnarsi nell’acqua fresca, a quell’epoca cristallina, per eliminare il fastidioso prurito provocato dal pesante costume di lana, color bordeaux.

Continua....................


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