Dedicata a mio padre ............anche se un po' in ritardo rispetto alla festa del papà.
Mio padre
Le profonde rughe
segnano
un volto invecchiato e stanco.
Orrori di guerra
fame,
miseria
e stenti
hanno indurito
quelli
che, un tempo
furono
i tratti delicati
di un giovane allegro e spensierato.
Adesso lo sguardo
vaga nel vuoto.
I pensieri
corrono
ad altre stagioni
e le labbra sottili
accennano
una smorfia di dolore
che scompare
appena
un mio bacio
sfiora
la sua fronte.
Cristina Coletta Pizzi
Premio speciale al Concorso Internazionale di Poesia “Lodoletta Pini” 13 Maggio 2000
Un mondo di racconti, di riflessioni, di sensazioni, di idee, di opinioni ci rende accettabile la nostra precaria esitenza. Solo leggendo storie, esperienze, vissuti altrui si può giungere a comprendere più profondamente noi stessi e riuscire a ad accettare gli altri per condividerne i problemi. Una delle esperienze più belle della vita è imparare a raccontare la nostra interiorità, emozionandoci, sperando di suscitare l'interesse dei nostri simili. Chry
sabato 21 marzo 2009
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molto bella e commovente mi sono commosso un pò ciao.
RispondiEliminaTi ringrazio molto Chry
RispondiEliminaHow beautiful. On warm days like today, I remember my father dragging himself home from work and collapsing into his favorite chair. He taught me that a hero is a man who sacrifices for his family.
RispondiEliminaThank You for yours nice words. Best wishes Chry
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