giovedì 9 aprile 2009

Un pensiero

Porgo, in questi giorni che precedono la Pasqua, tutta la solidarietà, la comprensione e l'affetto alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo.
Dedico a tutti coloro che non sono più, la seguente poesia.

Affetti mai perduti

Le nostre esistenze
in attesa,
s’incamminano
una alla volta
rassegnate, silenti
verso l’ultimo,
inesorabile traguardo
del breve, tortuoso
percorso umano.

Le persone a noi care
si sono addormentate,
loro malgrado,
una alla volta,
per sempre,
e tale, improcrastinabile,
sarà la nostra sorte.

Che cosa rimane di loro?
Fragili radici spezzate
flebili voci, sussurri eterei
trasportati dal tiepido vento
primaverile
che accarezza gli alti cipressi,
imponenti sentinelle,
poste a guardia della nuova, fredda dimora.

Dove posso adesso rintracciare
i tratti dei volti conosciuti
facilmente amati ma mai dimenticati,
come posso accarezzare i soffici capelli,
baciare le guance segnate dal tempo,
stringere le vigorose mani,
ascoltare le voci confortanti di chi tanto ha amato?

Niente intorno a me di tangibile
solo piccoli frammenti
di ossa sparsi nella madre terra,
arsa dal cocente sole estivo,
lavata dalla abbondante pioggia invernale.
Ma il ricordo del loro amore vive in me
mi conforta, mi infonde coraggio e
mi esorta a proseguire nel difficile cammino.

Cristina Coletta Pizzi

1 commento:

  1. "Le persone a noi care
    si sono addormentate,
    loro malgrado,"
    Mia dolce Chry, bella questa poesia...
    "Ma il ricordo del loro amore vive in me
    mi conforta, mi infonde coraggio e
    mi esorta a proseguire nel difficile
    cammino."
    E PRORIO COSI..
    un affettuoso abbraccio per darti il buon giorno del'mattino. -lisa-

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