lunedì 26 novembre 2012

Pensieri


Un cammino faticoso
Procedo lentamente su un’ imbarcazione malridotta:deteriorata dal trascorrere inesorabile del tempo.
Circondano lo scafo  acque stagnanti infestate da orribili mostri del presente e del passato  che ostacolano il passaggio,
rallentando notevolmente il faticoso cammino verso una meta ignota ma,da sempre ambita.
Prigioniera di questa opprimente, soffocante
fosca atmosfera, chiudo gli occhi,
con la speranza di risvegliarmi dall’indefinita
“inquietante sensazione” di apparente immobilità
che ricorda il tracciato “piatto” di un paziente terminale.
Mi lascio cullare dall’oblio,rimanendo in attesa….
In attesa di una svolta decisiva, di un cambiamento radicale, che restituisca definitivamente l’indispensabile dignità del vivere all’essere umano, costretto,oggi, dagli eventi contingenti a dover “sopravvivere”come un vegetale, Cristina Coletta


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